martedì 11 settembre 2012

Dell'Amore...Vecchio


          L'amico mio Michael canta Lost My Way Again And It Wasn't Hard To Do... e i rappresentati sindacali di tutti i miei dolori hanno organizzato una manifestazione di piazza, 'ngulo a loro che non tengo un solo organo dentro al corpo che non mi fa' male assai, ma brutto. E in più c'è un freddo come alla Norvegia in inverno.

           ...Like A Sailor Tossed On A Tide... Ci sono abituato al freddo ma oggi proprio mi da' fastidio e accendo il camino e Carlotta è di là in cucina che pela le patate. Mi giro e la vedo. La più bella femmina  tra tutte le femmine belle, cazzo. E nel cervello mi viene in mente a Spencer sul terrazzo con lo sguardo perso nell'oceano della sera stellata, le braccia incrociate dietro la schiena mentre è sul punto di pronunciare a quelle parole che ancora adesso mi fanno piangere. Quel film di un'altra era, come cazzo si chiama, maledizione. Sembra che pure il cervello dà dolore, fa' fatica a mettersi in movimento. Io l'interrogo, ma quello è svogliato, ha studiato lo so, si vede. Ma se ne fotte, pensa ad altro. Più ho bisogno di lui e lui più se ne fotte. Lo devo distrarre allo stronzo. Se lo prendo per il culo quello pensando di farmi un dispetto mi dà l'informazione che ci ho chiesto prima. Allora mo' me lo cazzeggio e ci chiedo come si chiamava quell'attore nero che recitava co' Spencer. 

          ...How Much Longer Can I Hide... Indovina Chi Viene A Cena mi dice infatti il cervello, fangulo bastardo mo' mi dici il titolo del film invece t'ho chiesto all'altro attore, maledizione proprio oggi dovevano organizzarsi alla manifestazione sindacale gli organi miei maledetti.

          Spencer Tracy dice Che Mi Prendesse Un Colpo, e si chiama a tutti gli ospiti suoi e fa il discorso che ti sderena alle rotule che i succhi gastrici si compattano che il cervello si trasferisce alla residenza sua dentro al cuore e il cuore si mette a spacciare sangue gratis in giro tipo come fanno i messicani prima di inziare 'na guerra per il controllo del cartello della droga.

          Un vecchio avvizzito. Pieno di dolori. Con un cervello che gli fa i dispetti, ma per Dio e il figlio suo Gesù Cristo ancora innamorato come a un leone in calore e nemmeno lo voglio sapere se i leoni vanno in calore o no, ma così è che mi sento quant'è vera la Maronna.

          Io ce l'ho appena dato il primo bacio a Carlotta mia. La guardo ed è come fosse adesso, il sapore della prima volta che me la so' baciata di nascosto da tutto il mondo. A lungo atteso, troppo a lungo, talmente a lungo atteso che sembrava non dovesse più arrivare come quando ti danno l'allarme per lo tsunami che ogni volta che danno l'allarme l'onda non arriva mai. Infatti, niente allerta per le popolazioni e lo tsunami è arrivato senza che nessuno poi si potesse mettere in salvo e ha travolto tutto e tutti lungo il suo cammino. Un uragano che ha portato dolore sotto forma di chiacchiere e sensi di colpa e menzogne e fughe ma pure un diluvio di bellezza allo stato puro.
         Oggi, precisi cinquantanni so' passati, cazzo! E il sapore è sempre appresso a me mentre mi guardo a quel viso di ottantanni meravigliosamente incorniciato da un niagara di capelli di morbido argento. Carlotta, ancora vogliosa di tenerezza e carezze e gentilezza. Ha, Sidney Poitier si chiamava il nero, e la Hepburn si guardava a Spencer suo co' le lacrime agli occhi.

          ...And We Cut To Ending... 
          "Nonno nonno, dai, vieni, racconta. Di quando conoscesti la nonna, racconta ancora, dai". E si lancia senza paracadute sopra alla panza mia, Annagiulia, 'na foresta bionda che tiene in ostaggio due mari blu che adesso mi guardano imploranti.
          "Racconta, nonno. Per piacere". Che mi chiamano nonno è proprio 'na roba che mi stà sul cazzo, non importa.
          "Tesoro, dì sempre per favore mai per piacere, d'accordo?"
          "Ufff, sì sì, per favore ma tu racconta, dai"

          ...That Lucky Old Sun Will Shine Again...
          "Qui, sulle mie ginocchia, vieni, siedi qui, da brava". E come un gatto s'accoccola in grembo a me e mi guarda come se dovessi darle l'aria da respirare.
           "Dunque, nonna Carlotta era la donna più bella del mondo...."
          "Eeeeeroo. Eeeeroo, brutto zotico scostumato d'un rozzissimo terronazzo che altro non sei, guarda che vengo lì e ve la faccio vedere a tutt'e due, sapete! E tu, Annagiulia, ricorda quel che ti dice la nonna, mai un terrone, mai. Guai se sposerai un terrone!".
          "Beh che dici, Annagiulia. Forse la nonna ha ragione. Certo non sui terroni ma sul fatto che è ancora la donna più bella del mondo, vero?".
          "Sì sì, la nonna è bellissima e profumatissima".
          "Eh, il merito del profumo è tutto il mio, il primo regalo che le feci, lo sapevi questo?".

          ...On My Way Home To You...
          E di nuovo vengo sopraffatto dall'emozione come fosse adesso. E' solo che tengo un cazzo di freddo. E di nuovo l'onda dei ricordi nel suo continuo moto d'andirivieni e m'abbraccia la mia Carlotta e piange e dice che sì, ha deciso. Se ne viene da me. E noi due condanniamo alla guerra gli innocenti civili che come sempre in tutte le guerre del mondo saranno gli unici caduti ché mai i responsabili dei conflitti avranno a pagare per le loro bellicose decisioni. E compagni e figli cadranno e soffriranno come inermi birilli in attesa di essere colpiti da tutte le palle di bowling della storia.

          ...Suddenly Love's So Mgm...
          "Nonno che fai, ti danno fastidio gli occhi?".
         "Sì tesoro mio, è il fumo del camino, il tuo nonno non è più bravo ad accenderlo come una volta".
          E tengo freddo. E ancora i ricordi. Come quella volta, l'ultima di nascosto, ancora clandestini, in mezzo al nulla bianco, abbracciati al fuoco del camino con le finestre ghiacciate, e noi sudati e abbracciati e nudi e appiccicati, che cercai di andare in bagno e No, Resta Qui, mi disse Carlotta, Lo Sai Che Sei Bello, Pirla?

         ... I'm Goin' To Make You Mine Again...
          Cinquantanni so' passati. Ogni giorno bello, anche nelle tragedie della vita, lei era con me. Ogni giorno un giorno. Un giorno al giorno, fu la promessa. Mantenuta.
          E il discorso ai nostri figli, come a quello dell'attore di prima, come cazzo si chiama...

          "Allora nonno che fai, eddài, racconta".
          "Dunque uno dei primi messaggi della nonna fu 'na roba assai sarcastica...".
          "Che vuol dire arscatisca?".
          "Bella da bacibaci che sei, vuol dire quando la nonna pensa una cosa che non è e ti risponde che deve farti capire che a lei non gliela fai".
          "Nonno, ma io alla nonna gliela faccio sempre!".
         "E perdindirindina se fai bene. I nonni stanno qua a bella posta perché tu gliela faccia sempre, a loro".
         "Ma quanto sei buffo nonno panzone". E cazzo co' 'sto nonno.
         "Sssst, no no. Che se dici panzone poi nonna non mi fa' mangiare le patate avvolte nella pancetta, non dire panzone, mai".
         "Va bene, racconta".

          ...On My Way Home To You...
         "Dunque, la prima roba importante fu un messaggio col telefonino. Lo so, adesso ci so' 'sti affari qua che tu ci parli dentro e loro scrivono e vabbè, ai tempi nostri c'erano i telefonini con gli sms. Quindi nonna Carlotta mi mandò un sms, e sai che diceva?".
         E Annagiulia si tuffò all'indietro e iniziò a ridere e ridere e ridire singhiozzando.
         "Sì sì, lo so. Ma faccio finta di no! Ti disse, amore mio?".
         "Macchè! Romanticismo un corno! Scrisse: mi ha fatto piacere che mi hai chiamato. Cazzone, sei vodafone?".
         " Sì sì sì, e tu cosa avresti voluto risponderle? Sì sì sì, è questa la parte divertente".
         "Vaffanculo brutta stronza! Ecco cosa avrei dovuto risponderle".
         "Luiiiiggggiiiii!".
         "Sì sì sì, nonna Carlotta s'arrabbia sempre quando sente questa storia, hi hi hi".
         "E allora noi adesso andiamo di là e le chiediamo scusa in ginocchio, va bene?"
         "Va bene, corro. Nonna, nonninaaaaaa".

         E tutto sommato manco è giusto lamentarsi del fatto che non vedo Annagiulia che s'avvinghia a Carlotta mia per riempirla di baci e chiederle scusa.

          Lo so, posso essere contento. Un matrimonio, figli sparsi e poi l'amore vero e, ma fa freddo, cazzo.

          La verità è che il dolore è insopportabile.

          No, non questo al petto, di questo me ne sbatto il cazzo. Tanto il cervello non mi fa' parlare.

          E' il dolore dell'aver compreso, ad essere insopportabile.

          Il dolore di aver capito che non potrò dire a Carlotta per l'ultima volta che l'amo e l'ho amata più di me stesso, più...cazzo, urlo, urlo ma non ci riesco...urlo e non vedo più...cazzo...grazie Carlotta, volevo dirti addio ma forse questa è la mia punizione.

          Ti amo Carlotta, anche adesso. Da morto.

          ...I'm On My Way Home To You...
         

17 commenti:

  1. Non si può fare a meno di versare una lacrima. Anzi, numerose... :)

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  2. UAO....solo UAO...!!!!....e non c'è niente d'aggiungere....

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    1. Ciao Vanessa, sono veramente contento e sei veramente gentile. Veramente grazie ;)

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  4. Riesci a commuovermi....+++++ grande Luca...complimenti+++

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  5. bellissima, toccante, il finale amaro è la degna conclusione. Mi ricorda un pò il senso della canzone di Vecchioni, "La viola d'inverno".
    Bravo Luca!

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  6. Ciao reikilight, ecco questo è un commento come dire tipo puntuale?
    Grazie del passaggio ;)

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  7. mi sono commosso come non mi accadedeva da molto bacerò chi amo con più passione sperando non mi prenda per matto.
    grazie Luca.

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    1. Ciao Franco, scommettiamo che non ti prende affatto per matto? Sono io che ringrazio te ;)

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  8. Come ho fatto a perdere questa storia così bella? Complimenti!

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    1. Ciao Antares, infatti non l'hai persa! Molte grazie :)

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  9. Un insieme di delicati e nostalgici sentimenti.bellissimo!! P.S.( sto ripercorrendo all'indietro i tuoi racconti per lasciare un commento...Ciao Luca :-)))

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